Eccoci qua, iniziamo subito col trattare qualche champagne di spicco. Questo infatti è il primo di 5 articoli che vede come protagonista la serata di degustazione tenuta a Torino presso l’Associazione Italiana Sommeliers col mitico Alberto Lupetti.
Durante la serata oltre che un infarinatura generale sulla regione dello Champagne, le varie tecniche e curiosità, non potevamo non degustare nulla.
Partiamo subito con uno champagne dell’annata 1996: annata da tutti osannata, la cosiddetta “annata estrema”, mai infatti in 300 anni di storia dello champagne si ha avuto un bilanciamento tra alcol potenziale ed acidità. L’inverno di quell’anno è stato veramente freddo ma non ha rovinato le piante e così in primavera, asciutta e soleggiata, si è verificato il germogliamento verso l’ultima settimana di aprile.
Nonostante una certa perplessità al primo assaggio dei vini, il tempo ha lasciato posto per vini eccellenti, straordinari.
Lo chardonnay è stato veramente straordinario in quest’annata e, casualmente, il Paillard è un 100% Chardonnay.
Passiamo alla degustazione questa nostra prima bottiglia:
Bruno Paillard – Blanc de Blancs 1996
100% Chardonnay (magnum)
Colore di un bel giallo, al naso si avvertono note di tostatura, l’acidità spicca. Si sente che è maturo e questa bottiglia è fantastica. Si attesta tranquillamente come un 93/100
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Ciao a tutti!