Qualche sera fa, ho avuto una cena piuttosto impegnativa. Mi hanno fatto cucinare la famosa “Aragosta alla Catalana”;
ovviamente non potevo non abbinarla con uno champagne leggendario. Ho dato un occhiata alla cantina e mi sono imbattuto in una bottiglia di Dom Pérignon Vintage 1999. La scelta è stata fatta, speriamo che venga gradita anche dagli altri commensali.
Tenuta sempre in posizione orizzontale ed al riparo dalla luce, la bottiglia si presentava in ottime condizioni.
Facciamo una breve introduzione sull’annata 1999: E’ un annata che non è molto considerata dagli appassionati, credo anzi che sia sottovalutata.
La ’99 è stata calda e piovosa. Dopo un inverno particolare con temperature alte e basse, la primavera ha visto un germogliamento rapido. I mesi estivi sono stati molto caldi portando le uve ad una piena maturità e con raccolto abbondante. Trovo quest’annata molto buona, considerando, ad esempio, che ci ha regalato alcuni champagne per me veramente eccezionali quali NPU di Paillard e l’RD di Bollinger.
Passiamo adesso al Dom Pérignon 1999:
Lo champagne si presenta al bicchiere con un bellissimo colore oro intenso. Appoggiando il naso invece si trovano tutti i sentori di un DP maturo ma comunque con la sua mineralità e l’eleganza che lo contraddistingue. In bocca è un esplosione di sapori: bollicine presente ma fine con questi sapori di miele, note fumé e la sua maturità di fondo. Veramente un ottima bottiglia! Per fortuna ne ho un’altra in cantina!!!