Back from Champagne – 2° parte

Seconda parte di questo memorabile viaggio.

Maison G.H. Mumm - Le cave

Maison G.H. Mumm – Le cave

Riprendiamo esattamente da dove abbiamo lasciato l’ultima volta, infatti, finito il magnifico pranzo con Richard Geoffroy nella meravigliosa cornice dello Chateau Trianon di Moet Chandon, ci dirigiamo in macchina alla volta della Maison Mumm.

Appena arrivati ci aspetta un tour guidato delle cave della Maison, esperienza unica nel suo genere, incredibile come in questi posti il tempo sembra si sia fermato, tutto questo mi fa apprezzare ancora di più lo Champagne, soprattutto considerando quanto lavoro ci sia dietro una “bottiglia”.

Bottiglia su "Pupitres"

Bottiglia su “Pupitres”

Le bottiglie possono essere coricate, oppure come in foto, nelle cosiddette “pupitres” pronte per il remuage. Il remuage è la tecnica, per la quale non esistono scuole ad insegnarla, che permette tramite rotazioni regolari, l’accumulo di residui sul collo della bottiglia che verranno poi espulse con il degorgement.

Le bottiglie sur pupitre con i residui.

Le bottiglie sur pupitre con i residui.

Abbiamo anche visto il Caveau, ossia dove vengono conservate le bottiglie più preziose. Tra queste io ho fotografato la Cuvée R. Lalou del mio anno di nascita, non potevo fare altrimenti!!

Cuvée R. Lalou 1989

Cuvée R. Lalou 1989

Dopo questa entusiasmante visita, arriva il momento delle degustazioni. Ci spostiamo quindi nella sala degustazione in compagnia di Angela Bustamante (ambasciatrice Mumm) e con l’assistente chef de cave Magalie Marechal. Una degustazione bellissima partendo dai nuovi Cordon Rouge, il Brut Selection, il Blanc de Noir Mumm de Verzenay, il Lalou 2002 e poi il Le Rosé.

Si sa però che le sorprese sono tenute sempre per la fine, e qui Magalie ci ha stupito quando il sommelier ci versa due bottiglie (di Lalou si capiva dalla forma) ma l’etichetta era coperta. Il nostro compito era di indovinare? Bé io ci ho provato, e su un annata ci sono andato vicino…

Cosa ci sarà mai dietro al tovagliolo?

Cosa ci sarà mai dietro al tovagliolo?

… Una bottiglia era un Lalou targato 1982, il secondo addirittura 1976.

Lalou 1976

Lalou 1976

Due champagne epici, solo dal naso si capiva lo spessore di queste bottiglie. Non finirò mai abbastanza di ringraziare Magalie per questa stupenda opportunità.

In serata ci attende la cena assieme ad Angela Bustamante al bellissimo Moulin deVerzenay, un simbolo della regione.

Le Moulin de Verzenay

Le Moulin de Verzenay

Il menù è da prima classe e gli champagne che accompagnano le portato sono epici.

In ordine abbiamo bevuto: Mumm de Cramant, Le Rosé, Brut Selection, Blanc de Noir e con il dolce il Mumm Demi-Sec.

Da sinistra: Marco Maestri, Angela Bustamante, Io

Da sinistra: Marco Maestri, Angela Bustamante, Io

Terminiamo la serata con una foto ricordo con Angela, ringraziandola davvero di cuore per la splendida opportunità.

Voglio concludere questo articolo ricordandovi che la prossima sarà l’ultima parte di questo meraviglioso viaggio in Champagne, protagonista la Maison Louis Roederer. Ci tengo però a consigliarvi la lettura dell’articolo che trovate a questo link: così potrete leggere la fantastica recensione di Alberto Lupetti riguardo al Lalou 1982 degustato assieme a Magalie ed Angela.

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